Be you, be the breath of the heart
Il Respiro: il primo atto che compiamo quando nasciamo alla vita e l’ultimo che compiamo prima di lasciarla, infatti nasciamo con una inspirazione e moriamo con una espirazione, ma molto spesso la respirazione rimane un atto automatico e inconsapevole a cui diamo poca rilevanza. Ce ne accorgiamo realmente solo quando, per un qualsiasi motivo, che possa essere un grosso sforzo, uno shock emotivo o anche motivi di salute, ci viene a mancare. Altrimenti passiamo intere giornate senza nemmeno accorgerci che è il respiro a sostenere tutta la nostra esistenza.
La scienza e la medicina sono assolutamente consce dell’importanza del respiro, ma il sistema educativo attuale non si prende minimamente carico di “insegnarci a respirare” in modo corretto e vitale. Così facendo veramente poche persone hanno una respirazione in grado di sostenere appieno il dispiegarsi della loro vitalità e l’espansione della loro consapevolezza. Eppure siamo nati con una forma di respiro naturale, spontaneo e pieno di energia, ma poi, via via, a causa delle molte tensioni educative e delle ferite emozionali accumulate nel tempo, abbiamo sempre più contratto la nostra vitalità riducendolo la respirazione ad un mero atto di sopravvivenza.
A volte ci ritroviamo con il respiro contratto e bloccato ed osserviamo che di conseguenza anche il fluire della nostra vita viene rallentato inibendo le nostre manifestazioni vitali. Quando invece ci ricordiamo di dare spazio e attenzione al nostro respiro, la vita torna a fluire e le emozioni che prima erano contratte si sciolgono per lasciar spazio nuovamente a espressioni di fiducia, gioia e creatività.
Tornare a respirare consapevolmente significa tornare al presente.
Il respiro è qui e ora. Non può essere nè prima, nè dopo:
non c’è che il momento attuale. Attraverso il respiro e l’ osservazione del corpo si torna al momento presente. Quest’ ultimo infatti è lo strumento di cui ci avvaliamo per esprimerci in questa dimensione terrena. Il corpo vive sempre nel momento presente. E’ la nostra mente che ci trascina continuamente o nel passato o nel futuro. Respirare in modo consapevole significa pres tare tutta la nostra attenzione all’ atto del respirare. L’atto respiratorio scandisce i ritmi della nostra vita, permettendo l’alternante movimento (inspirazione ed espirazione) dei due aspetti opposti e complementari dello YIN e dello YANG.
Con l’inspirazione torniamo a casa, prendiamo consapevolezza del nostro corpo e della nostra mente nel qui ed ora e la mente si calma. L’inspirazione rappresenta il momento in cui l’ambiente esterno ci pervade, entra dentro di noi. L’espirazione è portare fuori, dirigiamo la consapevolezza alla vita. Questa fase rappresenta il momento in cui l’uomo proietta verso l’esterno le proprie ansie e le proprie tensioni, ottenendo un maggior rilassamento psicofisico in quanto è un momento di scarico in cui i conflitti interiori vengono espulsi al di fuori con un atto liberatorio.
Queste due fasi sono separate dalla pausa respiratoria in cui siamo completamente distaccati dall’ambiente che ci circonda, dalla natura ed siamo in relazione solamente con noi stessi.
Concentrarci sulla respirazione è uno strumento importante per tornare in contatto con la nostra interiorità, prendendo consapevolezza dei nostri stati emotivi e della nostra identità spirituale; divenire consapevoli della nostra respirazione è come tornare a casa dopo un lungo viaggio e riscoprire oggetti e cose che avevamo dimenticato.
Se respiriamo in modo cosciente, potremmo ottenere, gradualmente, una maggiore padronanza sia della nostra parte mentale che di quella emotiva.
Tornare a respirare consapevolmente significa vivere profondamente il momento presente…